Settimana 37
Il bambino
Il bambino misura circa 46 cm dalla testa ai piedi e pesa circa 2,79 kg ad inizio settimana e circa 2,97 kg a settimana conclusa. In questa fase il bambino si sta preparando ad una vita all’infuori dell’utero, per esempio succhiandosi il pollice. Il riflesso di suzione è infatti fondamentale per consentire al bambino di prendere il latte dal seno della madre.
Ricordati sempre che come futura mamma dovresti continuare a sentire i movimenti fetali con ricorrenza giornaliera, altrimenti ti consigliamo di chiamare in ospedale a qualsiasi orario.
La mamma
Forse avrai la sensazione che la tensione e le aspettative salgono sempre di più man mano che ti avvicini alla presunta data di parto. Ti consigliamo di preparare la borsa con gli oggetti che vorrai portarti dietro in ospedale! Troverai alcuni suggerimenti di cose da portare nel promemoria che abbiamo inserito sotto alla voce Strumenti all’interno dell’app. Per chi possiede un auto potrebbe risultare rassicurante fare un giro di prova per individuare la strada per arrivare in ospedale, l'entrata del reparto di ostetricia e dove si trova il parcheggio. O forse hai già deciso che viaggerai in taxi quando sarà arrivato il momento.
In questa fase potrebbe essere utile iniziare a pensare con chi lasciare i figli grandi una volta iniziate le doglie. Per questa evenienza raccomandiamo di escogitare sia un piano A che un piano B essendo che non si conosce ancora con esattezza il momento in cui avranno inizio le doglie.
In sede della visita ostetrica farai il punto della situazione con la levatrice ricapitolando la gravidanza e mettendo in evidenza riflessioni o preferenze in vista del parto, nonché dando una sbirciata alla lettera in vista della nascita/il piano di nascita che eventualmente avrai scritto. Il tutto viene poi documentato nella cartella clinica della gestante.
Il primo latte che fuoriesce dai tuoi seni viene denominato il primo latte o colostro ed è ricco di nutrimento e di anticorpi. Forse rammenterai dalla tua scorsa gravidanza il fatto che il latte è di colore giallo e che il bambino ha bisogno di attaccarsi spesso al seno per riuscire a captare le piccole quantità presenti. Il latte materno vero e proprio viene anche denominato latte maturo. Questo latte arriva fino a due-tre giorni dopo la nascita e viene stimolato dalla suzione attiva del bambino del seno della madre. Questa volta il latte maturo impiegherà meno tempo per arrivare; infatti è come se il nostro corpo si ricordasse cosa ci si aspetta da lui. Il bambino vuole e sente la necessità di stare attaccato al seno spesso nei primi giorni (almeno ogni tre ore). Potremmo metterla così: il bambino emette l’ordinazione, poi la quantità del latte che si andrà a formare dipenderà dalla domanda e dall’offerta. Se la tua esperienza passata di allattamento è stata positiva probabilmente ti sentirai tranquilla anche questa volta. Se la tua esperienza trascorsa di allattamento è meno positiva questa volta forse dovresti chiedere di essere istruita prima di tornare a casa dall’ospedale in modo da sentirti il più preparata possibile quando sarai a casa.
Il latte materno è concepito ad hoc per le necessità del bambino in quanto è facilmente digeribile, protegge contro le infezioni e rinforza le difese naturali del bambino. Una volta che si sarà formato il latte maturo la raccomandazione è quella di allattare ad ogni segnale fornito dal bambino. In questo modo infatti al bambino verrà assicurato il fabbisogno di cibo necessario. E’ bene tenere a mente che l’allattamento in sé non rappresenta solo cibo per il bambino, ma anche intimità, sicurezza e consolazione.
La raccomandazione dell’OMS sull’allattamento prescrive di dare solo latte al bambino per i primi sei mesi di vita, dopodiché si consiglia di continuare ad allattare integrando con delle porzioni di cibo fino ad un anno di età. Noi di Preglife abbiamo, in collaborazione con la ostetrica e specialista sul campo Elisabeth Hjärtmyr, predisposto una guida all’allattamento disponibile nell'app da cui potrai ricevere il miglior supporto possibile sotto questo aspetto. La troverai qui sotto/sotto alla voce Articoli e Strumenti.
Anche se dovessi aver maturato un’esperienza di allattamento con complicazioni in passato non è affatto detto che vivrai le stesse difficoltà questa volta. In realtà ogni bambino è diverso e l’allattamento dipende a tutti gli effetti dal tuo affiatamento con il bambino, motivo per cui forse con questo bambino ti risulterà più semplice. Se dovessi aver preso la decisione di non allattare questa volta è comunque importante prevedere di tenere il bambino stretto durante l’allattamento con biberon, possibilmente con contatto pelle a pelle. Sia tu che il bambino ne trarrete giovamento.
L’allattamento è una circostanza che fa insorgere dei sensi di colpa in molte madri. Ti consigliamo di assumere un atteggiamento gentile verso te stessa qualora non dovesse aver funzionato nel modo sperato, ricordando che la cosa essenziale è che il tuo bambino riceva cibo, amore a iosa e coccole. La capacità di essere una madre amorevole e presente non dipende dai seni o dal poter allattare o meno.
Nel caso in cui avessi già deciso di non voler allattare il tuo bambino questa tua decisione verrà annotata nella tua cartella clinica, fermo restando che tu la abbia riferita all’ostetrica in sede di visita. Se non hai ancora fatto questa comunicazione ti consigliamo di cogliere la palla al balzo e provvederci ora. Consigliamo in quel caso di portare un reggiseno sportivo attillato al parto da indossare non appena sarà nato il bambino per evitare che si andrà a formare il latte. In alcuni casi vengono somministrati dei farmaci per impedire la formazione del latte.